giovedì 24 marzo 2016

I rifiuti dell'anello sul fiume e il Waste Mandala


Sabato 12 marzo, i nostri volontari dell'Anello sul fiume sono finalmente riusciti a iniziare i lavori di pulizia di Via Cervinia, che da Bizozzero porta alla frazione dei Mulini di Gurone di Malnate.
La zona è costantemente invasa da rifiuti gettati da incivili fino a diventare una discarica abusiva: biciclette, vecchi motorini, oggetti elettronici, scarpe, pannolini, soffioni delle docce, tappetini e sacchi con ogni genere di immondizia.

Continuando a lavorare assieme, però, siamo convinti che sarà possibile cambiare la situazione, così come sta avvenendo in Nepal con i Green Soldiers.



La giornata di pulizia era stata rinviata per ben due volte, causa maltempo. Il pomeriggio di sabato, però, il meteo è stato abbastanza clemente da permettere al gruppo di calarsi con imbrago e corda dalle rive della scarpata.



I circoli di Legambiente Varese e "Mulini dell'Olona" organizzano ogni anno questa iniziativa in occasioni diverse: Puliamo il mondo, la Giornata del verde pulito, i campi di volontariato estivi ecc.



Il lavoro fatto è stato faticoso ma il "raccolto" è stato abbondante. Guardate su Fb il racconto fotografico della giornata.

L'esempio di Waste Mandala
Osservando lo stato di degrado a cui sono costantemente sottoposti le vie e i sentieri attorno ai Mulini di Gurone, così come tante altre zone della Provincia di Varese, ci è venuto subito in mente un film che ha partecipato a Ottobre 2016 alla 18° edizione del Festival CinemAmbiente, nella sezione Panorama Italia.
Il documentario di cui parliamo è "Waste Mandala" dei torinesi Alessandro Bernard e Paolo Ceretto.



Il documentario è riportato per intero sul sito del programma Doc3 di Rai Tre.

Nell'immaginario collettivo il Nepal è una delle porte d'accesso all'Hymalaia, luogo di incontaminata bellezza, di templi e monaci buddisti. La realtà, però, è molto diversa da come pensiamo.
Oltre 40 anni di turismo di massa e la diffusione di uno stile di vita basato sui consumi ha trasformato il Paese. I boschi, le montagne e i fiumi sono stati invasi da plastica e rifiuti sotto i quali si nascondono ignoranza, indifferenza e soprattutto una graduale perdita di identità culturale.

Nel 2011 Achut Gurung, un tempo guida delle montagne nepalesi, stanco di vedere il Nepal ridotto a una discarica ha deciso di prendere in mano la situazione e ha iniziato a raccogliere da solo la spazzatura. Seguendo il suo esempio, nel giro di poco tempo si sono unite a lui sempre più persone fino a dare vita ai Green Soldiers, un gruppo di volontari per l'ambiente.

Dopo anni di raccolta i Green Soldiers hanno voluto creare un simbolo forte, capace di svegliare la coscienza dei loro concittadini che spesso li hanno derisi.
Il 3 maggio 2014, dopo giorni di volantinaggio e annunci radio televisivi e dopo aver affrontato intoppi burocratici, ostinazione e diffidenza, Achut Gurung e i volontari dell'ambiente hanno realizzato in una delle piazze più sacre di Kathmandu un enorme Mandala, colorato non con la sabbia ma con la plastica gettata. Riappropriandosi di un simbolo antico, i Green Soldiers hanno ricostruito armonia e bellezza con ciò che tutti considerano uno scarto.

Dopo la costruzione del Mandala i Nepalesi hanno continuato a ripulire il loro Paese e la loro azione ha portato lo Stato a emanere leggi che vietano l'acquisto e il consumo di plastica.
Il popolo nepalese ha finalmente cominciato a prendere consapevolezza del suo valore, a riscoprire uno stile di vita più essenziale ma basato su un forte legame con la natura. Ha iniziato a capire che è possibile cambiare le cose ma che è essenziale partire agendo in prima persona, non aspettandosi che sia qualcun'altro a farlo poichè, spesso, anche lo stesso Governo non vede una reale emergenza.

Certo, la Provincia di Varese e i Mulini di Gurone non sono il Nepal, con i suoi spettacolari paesaggi. Anche loro, però, hanno qualcosa da raccontare e offrire. Non bisogna sottovalutare il valore ambientale e naturalistico di un luogo perchè fa parte di un ecosistema molto più vasto e si può restare stupiti dalla ricchezza di biodiversità che cela; non bisogna sottovalutare neanche il luogo stesso poichè testimone di storie e tradizioni che ci appartengono.
Per questo motivo tutti dovremmo essere custodi del nostro territorio e prendercene cura.

Speriamo che molte più persone verranno a darci una mano nelle prossime occasioni, perchè quando ci si unisce il cambiamento diventa molto più incisivo!




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